Ciao, chi sei? Parlaci un po’ di te…

Ciao mi chiamo Chiara e sono romana doc 😍 ma reggina di adozione da tanti anni. Poiché la vita mi ha portato qui al meridione ho accantonato per un pò la montagna prediligendo la scoperta di un mare calabrese splendido a me sconosciuto. Sono tornata da poco al mio antico grande amore e in diversi modi iscrivendomi dapprima al CAI seguendo poi tante iniziative di varie Associazioni con guide Aigae sul territorio

Da quanto tempo ti dedichi all’escursionismo?

Da sempre… sono nata a maggio e a luglio ero già sulle Dolomiti. Ogni estate con la famiglia due mesi di vacanza in montagna poi da grande con gli amici cose più impegnative organizzate iscrivendomi al CAI. Ricordo un giro spettacolare dei passi in quota…. l’Alta Via in Val d’Aosta. Svegliarsi in un rifugio vedere l’alba e mettersi in cammino con le prime luci ad alta quota è una tra le esperienze più incredibili e indimenticabili e abbia mai mai fatto

Come hai cominciato?

Andavamo in montagna con degli amici di famiglia di Ravenna e il papà esperto camminatore portava tutti noi bambini, eravamo tanti e di diverse età, per sentieri prima semplici poi sempre più impegnativi insegnandoci a sopportare la fatica a leggere i segni e il rispetto per la natura.

Cosa ti piace dell’Aspromonte?

I suoi contrasti…. l’asprezza del territorio abbinata a scorci dolcissimi di grande poesia. Sole fortissimo luce accecante sapori e odori molto molto intensi spunti meravigliosi da fotografare e conservare.

Consiglieresti ad uno “straniero” di venire in Aspromonte o pensi debba rimanere un posto per pochi?

Assolutamente sì. L’Aspromonte può piacere o no ma almeno una volta nella vita ci si deve immergere in questa terra per scoprire e trovare bellezze indubbiamente diverse da altri luoghi ma altrettanto spettacolari. 

Quali sono le problematiche che riscontri quando vai in escursione?

Scarsa egnaletica. Ancora troppo poche le campagne di sensibilizzazione per il rispetto della natura. Troppo poche le strutture ricettive… parlo non di grandi alberghi ma di rifugi o comunque piccole strutture lungo il sentiero, anche non custodite, che permettano convivialità riparo e riposo.

E i punti di forza?

Il senso di appartenenza al territorio e alle sue tradizioni

Il ricordo più bello…

Neve a Gambarie guardando il mare.

C’è un posto in particolare che vorresti visitare appena possibile?

Ripetere escursioni alle cascate che già conosco  Mundu e Galasia, Forgiarelle, Scialata…. e farne di nuove. In particolare vorrei vedere Roghudi.

Uno in cui torneresti volentieri?

Non uno in particolare ma ovunque…. se la compagnia é buona e c’é allegria un posto vale come un altro.

Il tuo augurio più bello a tutti i camminatori.

Di commuoversi sempre e ancora. Quando tornai a vedere le tre Cime di Lavaredo dopo dieci anni di lontananza dalla montagna ricordo di essermi commossa. La montagna la si ama o no ma se la si ama non la si lascia più. A presto!