Francesco Mammola

Ciao, chi sei? Parlaci un po’ di te…

Sono Francesco, sono alto, biondo, occhi azzurri, fisico atletico e scultoreo. Sono un architetto e faccio altre cose, poi ho pure delle passioni come mangiare e dormire ma la cosa che mi piace di più fare è conoscere la nostra terra, conoscere le sue bellezze naturali ed artistiche. Mi piace la bellezza in tutte le sue forme.

Da quanto tempo ti dedichi all’escursionismo?

Ho fatto escursionismo per un breve periodo quando avevo vent’anni, periodo universitario, poi ho ripreso nel 2014 quando sono diventato grande e non sono riuscito più a smettere.

Come hai cominciato?

Con alcuni amici colleghi all’università che amavano la natura. La prima escursione è stata alle cascate maesano ed è stata una giornata emozionante e straordinaria!

Cosa ti piace dell’Aspromonte?

Tutto. I punti panoramici, il rapporto mare e montagna, la diversità di paesaggio, le cascate, i dislivelli micidiali, i crinali, le forre, le gole, la vastità di flora, la fauna quella conosciuta e quella nascosta, le fiumare, la vista sulle Eolie, la vista sullo stretto, i profumi, i ruderi di castelli e di fortezze, i paesi abbandonati, la grecanicità, le tracce dei bizantini, le tracce dei greci e dei romani, le capre, le cime, gli affacci, le rocce che sembrano sculture, le grandi pietre, il mare che lo circonda, l’avventura, le persone che lo abitano, i suoni degli strumenti tradizionali, il pane, la ricotta, il caciocavallo, la soppressata, la caddara, i sott’olii, la spiritualità, il territorio mistico, la statua del redentore e montalto, le croci sui puntoni ed infine gli escursionisti che lo frequentano.

Consiglieresti ad uno “straniero” di venire in Aspromonte o pensi debba rimanere un posto per pochi?

Consiglierei a tutti di venire in Aspromonte, non come turisti ma come viaggiatori di altri tempi che hanno voglia di conoscere rispettando i luoghi, soggiornando in modo sostenibile e non invasivo.

Quali sono le problematiche che riscontri quando vai in escursione?

Le strade carrabili principali che percorriamo non sicure e i pochi venditori di ricotta fresca.

E i punti di forza?

La diversità e vastità di cose da vedere, la diversità di paesaggio, la storia che possiede, la misticità, la posizione geografica al centro del mediterraneo, l’impenetrabilità e il fatto che Salvini non ci sia mai stato.

Il ricordo più bello…

Non saprei… ne ho tanti…forse è il ricordo delle volte che ho sfidato me stesso superando piccole difficoltà fisiche e pratiche che nel quotidiano mi sembrano imprese impossibili. O forse, il ricordo più bello è stato a Pietra Cappa, quando sono riuscito a mangiare e bere tutto, prodotti locali preparati dalla Pro Loco del posto, assaggiando tutto ciò che mi veniva offerto e poi sono riuscito pure ad alzarmi senza particolari sbandamenti.

C’è un posto in particolare che vorresti visitare appena possibile?

Un posto facile da raggiungere e pieno di bellezza….forse il Tracciolino, tra mare e monte, che guarda verso altri posti, per ritrovarci e per salutare all’orizzonte le altre terre con l’augurio di essere sempre uniti, accoglienti e non ritornare mai più isolati.

Uno in cui torneresti volentieri?

Solo uno? …Ce ne sono tanti: Montalto, Monte fistocchio, Monte Scapparrone, Monte Tre Pizzi, Monte Misafumera e Monte Scorda, Monte Cerasia, Monte Cucudo, Monte Grosso, Monte Scapparrone, la Carmelia, lo Zomaro, Zervò,  croce di Dio sia Lodato, i piani di Bova, la limina, Bova, Gerace, San Giorgio Morgeto, Antonimina, Placanica, Ferruzzano, Casalinuovo, Roghudi Vecchio, Africo Vecchio, Castello di Santo Niceto, Polsi, Pietra Cappa, Bruzzano, Rocca d’Armenia, La Ammendolea, la La Verde, la Bonamico, l’allaro, le maisano, le forgiarelle, le caccamelle, mundo e galasia, u scioppo du salino, la frana colella, pesdavoli, e tutti i posti dove si mangia bene!

Il tuo augurio più bello a tutti i camminatori.

Che l’Aspromonte sia il vaccino per tutti i brutti virus che ci sono in giro!

Grazie, a presto vederci per sentieri!