Lo sapevi che la ghiandaia è in grado di memorizzare e riprodurre un vasto repertorio di suoni? È una vera imitatrice!
Il suo richiamo originale ricorda un po’ quello di corvi e cornacchie, di cui è “parente”.
Si nutre principalmente di ghiande (da cui il suo nome), ma è in realtà un uccello onnivoro e opportunista e non disdegna insetti, piccoli mammiferi o rettili. È anche ghiottissima di processionaria che reperisce nelle pinete dove ama nidificare.
Una leggenda narra che fu lei la responsabile dell’arrivo della luce nel mondo.
Pare che un tempo il mondo fosse un posto sempre buio e tetro, finché i suoi abitanti, riunitisi in assemblea, decisero che era arrivato il momento di risolvere questo problema. La luce, infatti, era custodita in un lontano villaggio, ma serviva qualcuno di agile e veloce per poterla trafugare.
Per questo compito fu scelta la ghiandaia. Lei partì subito per la missione, volando leggera fino al villaggio indicato dagli anziani. Qui trovò delle capanne e un bambino, visto che tutti gli altri erano andati ad una festa non molto lontano da lì.

Avvicinatasi ad una delle capanne, vide delle ceste e allora chiese al bambino:
– Cosa c’è nella prima cesta?
– Il crepuscolo della sera – rispose lui.
– E nella seconda?
– Il buio della notte – disse il bambino.
– E cosa nella terza? – incalzò la ghiandaia.
– Lì c’è l’aurora.
L’uccello, non appena udita la risposta, afferrò la cesta con il suo becco robusto e la portò via.
Allora il bambino cominciò ad urlare:
– Ci hanno rubato l’Aurora! – ma nessuno lo sentì, visto che erano impegnati a ballare alla festa poco distante.
Quando finalmente anche gli altri abitanti del villaggio udirono le urla del bambino, cominciarono ad inseguire la ghiandaia, che però era molto veloce.
Arrivati nella grande valle, quando tutti erano sfiniti per l’inseguimento, la ghiandaia rovesciò la cesta facendo cadere, così, l’aurora, che da allora appartenne a tutti i paesi del mondo.


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